Pagina pubblicata in data
30 gennaio 2025
Aggiornata il 31 gennaio 2025
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Nel marzo 2023 sono incappato in un post sponsorizzato su Facebook, che promuoveva quattro giorni dedicati allo studio del 推手 tuīshǒu a Madrid, un seminario organizzato dal maestro Jose De La Encina Gonzalez, per gli amici Nacho.
In un primo momento fui titubante sul fatto di iscrivermi o meno al seminario. Da un lato poter studiare con maestri come Marcello Sidoti, Gianfranco Pace, Antonio Renna, Barry McGinlay, Emma Lee, Jorge Riscardoni, Johan Duquet costituiva un’occasione davvero unica di studio. Dall’altro si trattava di andare a Madrid, assentandosi dal lavoro e da casa e investendo una certa somma in denaro in aereo, hotel e quant’altro.
Qui ci fu l’intervento "provvidenziale" di mia moglie. Il caso volle che anche lei vide lo stesso post sponsorizzato su Facebook e pensò di farmi un regalo "anticipato" (e di molto) per il mio compleanno.
Fu così che io e Gemma (mia moglie) facemmo il nostro primo viaggio in Spagna, destinazione Madrid.
Un’esperienza davvero straordinaria, carica di emozioni e di ricordi, tanto che mi iscrissi immediatamente all’edizione 2024, che si tenne in settembre nel sud della Francia.
In quell’occasione feci la conoscenza e l’amicizia con Nacho, praticante di 太極拳 tàijí quán e grande appassionato di TuiShou. Nacho studia, pratica e insegna il Taiji Quan stile 陳 chén del lignaggio del maestro 張志俊 zhāng zhìjùn.
Nacho diversi anni fa fece la scelta di fare del Taiji Quan la sua professione. In particolare, negli ultimi anni ha dedicato le sue energie allo studio del TuiShou. Passione che lo porta a partecipare a gare di TuiShou in ogni angolo del mondo, per accumulare esperienza.
La prima domanda che gli ho posto quando l’ho intervistato qualche mese fa è stata la seguente: qual è il "segreto" che permette di sviluppare le capacità che hai acquisito? Un particolare tipo di allenamento? Di esercizio? O altro?
La risposta di Nacho è stata abbastanza semplice (e per certi aspetti era quella che mi aspettavo): lavoro, lavoro, lavoro.
Le arti marziali fanno parte della famiglia di Nacho da lungo tempo. Il padre, pugile è sempre stato un appassionato anche di arti marziali e fra i 15 e i 16 anni ha iniziato a studiare il ninjutsu, un’arte marziale giapponese considerata una delle forme di combattimento più antiche del Giappone.
L’incontro con il Taiji Quan per Nacho avviene attraverso una prima lezione, che passa studiando la posizione dello 站樁 zhàn zhuāng. Una lezione per lui veramente "difficile".
Dopo qualche tempo, Nacho compì una scelta precisa, quella di impiegare tutte le sue energie per raggiungere un solo obiettivo: dedicarsi allo studio del Taiji Quan.
Nacho mi ha raccontato che per lui quello è stato un momento davvero importante, in cui lui "ha messo tutto assieme" e ha compreso che doveva mettere tutte le sue energie per approfondire un’unica e sola "via": il Taiji Quan. Da quel momento ogni giorno ha dedicato molte ore alla pratica e allo studio di quest’arte marziale.
Nei suoi anni di studio si è dedicato prima a studiare lo stile Chen del maestro 朱天才 zhū tiāncái e successivamente del maestro 陳正雷 chén zhèngléi.
L’incontro con il gran maestro 文泰元 wén tàiyuán costituisce un evento significativo del suo percorso marziale. Sceglierà, infatti, di seguire la sua scuola.
Nacho nel parlare del suo attuale maestro mi ha sottolineato per lui l’importanza di studiare con un maestro (o una maestra) che ha veramente la volontà, la passione, di insegnare. Alle volte, infatti, si sceglie di studiare con un maestro (o una maestra) per l’importanza del lignaggio e/o per l’immagine che trasmette di sé, costruendo attorno a sé un'immagine di persona "illuminata", capace, a lezione con i propri allievi e le proprie allieve, attraverso gli strumenti di comunicazione come i social network e così via.
Non è raro incontrare persone che insegnano e che la "tirano per le lunghe". Che si "risparmiano" nel trasmettere le proprie conoscenze. Spesso le frasi come “non sei pronto/a”, “ci vuole tempo per imparare”, “lo dico io che sono il maestro”, sono frasi che celano o una non approfondita conoscenza della disciplina e/o una volontà di “rallentare” l’apprendimento dell’allievo/a per garantirsi un’entrata economica nel tempo.
Dan Docherty nel suo libro "Instant Tao: The Tai Chi Chuan Discourse and Canon" scriveva: "A differenza di altri istruttori non accetto neppure per un attimo l’idea che ci vogliano dieci o più anni di pratica prima che una persona possa ottenere l’illuminazione e possa applicare il suo Tai Chi Chuan".
Nacho, a tal proposito mi ha raccontato della sua passione per l’insegnamento. "Nella mia vita voglio insegnare" mi confida con gli occhi pieni di gioia.
Il rapporto con il suo maestro è un rapporto di amicizia, con lui ha una profonda relazione. Qualcosa che va oltre il semplice "vado a lezione, faccio lezione, torno a casa".
La prima competizione a cui ha partecipato è stata a 台灣 táiwān poi nel corso degli anni sono seguite le competizioni spagnole e inglesi.
Nonostante la sua ottima preparazione Nacho non ha sempre vinto, ne vince sempre. Come è naturale che sia del resto. Mi ha sottolineato quanto per lui è stato importante sentire la vicinanza del suo maestro nei momenti più difficili, quando ha perso un incontro e/o una competizione.
La nostra conversazione si è poi spostata sullo studio delle 套路 tàolù. Anche su questo tema mi sono trovato d’accordo con la sua visione.
Nacho ha espresso l’idea che l’apprendimento di una moltitudine di forme non è così utile allo sviluppo delle proprie abilità marziali. Lui stesso prima di incontrare il suo attuale maestro si è reso conto che studiare molte forme comportava il rischio di perdere tempo.
È fondamentale per lui non limitarsi allo studio delle taolu, ma sviluppare un’attenta e precisa conoscenza della struttura del corpo, che può avvenire solo se si include il lavoro a due, che per lui significa TuiShou.
Oggi, dopo 15 anni, la scuola di Nacho è presente a Granada e a Las Palmas de Gran Canaria con l’insegnante Mario Vega (uno dei partecipanti all’evento di Madrid divenuto anche lui un caro amico), che ha fondato il centro "Kimove", a Barcellona, a Madrid e Guadalajara.
Non resta che seguire le "avventure" di Nacho in giro per il mondo attraverso il suo profilo Facebook e incontrarlo in uno dei tanti seminari a cui è invitato a insegnare.
Pratica la tua conoscenza.
實踐真知
shíjiàn zhēnzhī
Francesco Russo
NOTE SULLA TRASCRIZIONE FONETICA
Le parole in lingua cinese quando appaiono per la prima volta sono riportate in cinese tradizionale con la traslitterazione fonetica. A partire dalla seconda volta, la parola è riportata con il solo pinyin senza indicazioni degli accenti per favorire una maggiore fluidità della lettura dei testi.
BREVE PROFILO DELL'AUTORE
Francesco Russo, consulente di marketing, è specializzato in consulenze in materia di "economia della distrazione".
Nato e cresciuto a Venezia oggi vive in Riviera del Brenta. Ha praticato per molti anni kick boxing raggiungendo il grado di "cintura blu". Dopo delle brevi esperienze nel mondo del karate e del gong fu, ha iniziato a praticare Taiji Quan (太極拳tàijí quán).
Dopo alcuni anni di studio dello stile Yang (楊式yáng shì) ha scelto di studiare lo stile Chen (陳式chén shì).
Oggi studia, pratica e insegna il Taiji Quan stile Chen (陳式太極拳Chén shì tàijí quán), il Qi Gong (氣功Qì gōng) e il DaoYin (導引dǎoyǐn) nella propria scuola di arti marziali tradizionali cinesi Drago Azzurro.
Per comprendere meglio l'arte marziale del Taiji Quan (太極拳tàijí quán) si è dedicato allo studio della lingua cinese (mandarino tradizionale) e dell'arte della calligrafia.
Nel 2021 decide di dare vita alla rivista Spiralis Mirabilis, una rivista dedicata al Taiji Quan (太極拳tàijí quán), al Qi Gong (氣功Qì gōng) e alle arti marziali cinesi in generale, che fosse totalmente indipendente da qualsiasi scuola di arti marziali, con lo scopo di dare vita ad uno strumento di divulgazione della cultura delle arti marziali cinesi.
一口氣。一種武術。一個世界。
Yī kǒuqì. Yīzhǒng wǔshù. Yīgè shìjiè.
龍小五
Un solo respiro. Una sola arte marziale. Un solo mondo.
龍小五
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